Coraggio, preghiera e rispetto reciproco.

Coraggio, preghiera e rispetto reciproco.

di padre Antonio Rungi

Anche questa mattina, giovedì 13 marzo 2014, ho celebrato la messa dalle Suore Opus Mariae Reginae. Ho introdotto la celebrazione con il ricordo speciale di Papa Francesco, nel primo anniversario della sua elezione a Romano Pontefice. Abbiamo infatti pregato in modo speciale per il Santo Padre e ci siamo sintonizzati con lui nel ringraziare il Signore per quello che ci ha donato in questo primo anno di pontificato.

La mia meditazione di questa mattina ha riguardato le due letture bibliche, sulle quali ho potuto far risaltare tre parole importanti: il coraggio, la preghiera insistente e il rispetto degli altri.

Dalla prima lettura tratta dal Libro di Ester ho colto l’invito chiaro alla preghiera. Una preghiera forte e coraggiosa, una preghiera al femminile. E’ un testo di preghiera tra i più belli ed incisivi che si incontrano nella sacra scrittura ed elevato a Dio per ottenere la difesa del popolo di Israele. Una preghiera che dovrebbe accompagnare la giornata dei cristiani e soprattutto delle anime consacrate, specie nei momenti più difficili della vita di tutti i giorni: «Tu sei benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all’infuori di te, o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta.  Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all’ultimo tutti coloro che compiono la tua volontà. Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all’infuori di te.  Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui. Volgi il suo cuore all’odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d’accordo con lui. Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza».

Molto ricco di riflessione spirituali è il testo del Vangelo di oggi, in cui al centro della meditazione c’è la necessità di pregare insistentemente e di bussare alle porte del cuore di Dio, che si aprono quando Lui vuole e come a Lui piace. Non bisogna stancarsi di chiedere, anche se non arrivano sul momento le risposte in tutti i campi, soprattutto quelli spirituali. Dio hai i suoi tempi e sicuramente non fa mancare l’aiuto necessario a chi bussa con fede alle porte della sua grazia e della sua misericordia. Dobbiamo pregare sempre e chiedere le cose di cui abbiamo bisogno noi e quanti si raccomandano alle nostre preghiere.

Un altro aspetto importante della vita di ogni cristiano è il rispetto reciproco. Dalle persone noi ci attendiamo sempre il bene, il meglio. E se lo attendiamo dagli altri, corre anche l’obbligo per noi di fare le stesse cose in positivo per gli altri. Da escludere quindi il male o il ricambiare il male, se anche a volte ricevuto, ma sempre il bene con il bene e il bene con il male. Regola fondamentale è che abbiamo tutti attenzione e sensibilità gli uni verso gli altri. Se vuoi un sorriso, dona un sorriso, se vuoi un’attenzione non dimenticarti di chi ti sta intorno. Dai e vi sarà dato. Nessuno può dare agli altri ciò che non ha. Perciò è importante riempirsi di Dio e di gioia per portare Dio e la gioia agli altri.

Nuovamente Gesù ci dice oggi, come ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.  Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Coraggio, preghiera e rispetto reciproco.ultima modifica: 2014-03-13T18:49:06+01:00da pace2005
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