Vergogna, perdono e misericordia

Vergogna, perdono e misericordia

di padre Antonio Rungi

 

Su questi tre termini si è sviluppata la mia breme omelia di questa mattina, lunedì 17 marzo 2014, durante la messa che ho celebrato dalle Suore Opus Mariae Reginae.

Riflessione scaturita dai testi biblici, di particolare efficacia per i richiamo morali e spirituali.

Bisogna vergognarsi del male che facciamo a noi stessi e agli altri, a volte inconsapevoli dei gravi peccati che commettiamo. La vergogna è tipica delle persone che hanno un forte senso morale e quando sbagliano ammettono umilmente le proprie colpe e ricominciano daccapo, più fortificati nella scelta di coerenza di vita. Non si vergognano coloro che pur facendo il male e commettendo gravissimi peccati, pensano di fare il bene e di stare nel giusto. Ci ammonisce il testo della prima lettura di oggi, tratto dal profeta Daniele: Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all’alleanza e benevolo verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali nel tuo nome hanno parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese.
A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i delitti che hanno commesso contro di te.
Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, né seguito quelle leggi che egli ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti.

Sul tema della perdono e della misericordia è invece incentrato il breve brano del vangelo di questa giornata. In pochi versetti ci invita ad essere misericordiosi, a saper perdonare e saper valutare con la giusta misura senza condannare nessuno.  Solo chi ama davvero Dio e gli altri usa una misura abbondante nell’esercizio della misericordia del perdono. Non dobbiamo giustificare gli errori o chiudere gli occhi davanti al male, ma dobbiamo astenerci dalla facile condanna dei fratelli, mentre ci legittimiamo tanti comportamenti immorali nei nostri riguardi o nei riguardi delle persone che abbiamo a cuore e alle quali teniamo. A loro perdiamo tutto. E questo lo fanno i genitori nei confronti dei figli. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Su questi testi del vangelo che ci accompagnano quotidianamente durante la Quaresima c’è molto da riflettere, ma soprattutto molto da fare ed agire. Non sempre ci vergogniamo di quello che facciamo anche di grave e soprattutto non sappiamo perdonare quando abbiamo ricevuto del male specie dalle persone più care.

 

 

Vergogna, perdono e misericordiaultima modifica: 2014-03-18T00:07:38+01:00da pace2005
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