ELEMOSINA, PREGHIERA E DIGIUNO.

ELEMOSINA, PREGHIERA E DIGIUNO

MERCOLEDI’ DELLE CENERI – 5 MARZO 2014

di padre Antonio Rungi

Questa è la sintesi della mia riflessione, dettata questa mattina, mercoledì 5 marzo 2014, nella cappella delle Opus Mariae Reginae tra Formia ed Itri (Lt), durante la santa messa mattutina, delle ore 7.00, alla presenza delle cinque suore che costituiscono la comunità della casa madre e generalizia, di una coppia di sposi e di una nuova postulante, di origine sarda.

Elemosina, preghiera e digiuno, questo è il programma per la Quaresima 2014 che ho suggerito questa mattina ai fedeli presenti per arrivare alla Pasqua rinnovati nel cuore e nella vita. Tre parole che sono tutto un programma e che rimandano ad altre e più fondamentali azioni che devono caratterizzare il cammino quaresimale iniziato con l’imposizione delle sacre ceneri, quale gesto di conversione e penitenza personale, comunitaria ed ecclesiale. Partendo dal Vangelo di questo mercoledì, la prima azione da compiere è quella della carità. Una carità vissuta quotidianamente con le persone con le quali viviamo e che incontriamo. Semplici gesti di amore e di attenzione, non fatti per educazione e convenienza, ma che nascono dal cuore e che sono frutti della nostra conversione della nostra generosità. Gesti che dobbiamo fare, ma che dobbiamo conservare nel segreto del nostro cuore, senza pubblicizzare il bene che facciamo, ma ricordandoci e pentendoci del male che facciamo a noi stessi e agli altri.

L’altra parola che diventa azione è la preghiera. Non c’è cammino quaresimale senza preghiera. Una preghiera del cuore e nel silenzio della nostra stanza, quella più intima della nostra coscienza di essere cristiani e consacrati al regno di Dio. Dobbiamo stare a tu a tu con il Signore, senza falsità e togliendo dalla nostra vita ciò che contraddice con la nostra moralità vera. Dobbiamo fare silenzio e soprattutto evitare di parlare e di dire male degli altri. Devono essere bandite le parole inutili e senza senso e se facciamo silenzio anche nei momenti in cui sarebbe opportuna parlare ne va a giovamento per noi stessi e per gli altri.

La terza parola che si trasforma in azione è il digiuno, la penitenza anche quella corporale. Nel ricordare che oggi è astinenza e digiuno vorrei sottolineare l’importanza per tutti i cristiani di vivere in modo austero e astenendosi dalle cose che danno solo soddisfazione al corpo e potenziando l’alimento spirituale per la nostra anima. Digiunare fa bene anche al fisico, ma se inquadrato in un discorso di cammino quaresimale il digiuno settimana aiuta sicuramente a camminare meglio verso la Pasqua. Un digiuno che diventa carità e disponibilità verso gli altri. Possiamo rinunciare a piccole o grandi cose, ma non per tenere per noi, ma per darlo in beneficenza, per aiutare chi sta in difficoltà, i tanti bisognosi della nostra terra che chiedono, ma non ottengono nulla, perché spesso il cuore delle persone è chiuso in se stesso e non aperto all’amore.

Il tutto deve essere fatto nella Quaresima, ma non con un atteggiamento quaresimale di lutto, tristezza e sofferenza, ma deve essere fatto con gioia. Ogni giorno da oggi in poi che ci avvicina alla Pasqua 2014, il 20 aprile prossimo, deve essere un passo di gioia e di speranza per tutti noi che con questo rito delle ceneri iniziamo il cammino verso la risurrezione e la vita.

Conclusa l’omelia, padre Antonio Rungi ha pregato e ha benedetto i fedeli e le Ceneri, che come si sa sono ricavate dalle palme benedetto dello scorso anno. Poi con un semplice  gesto dopo averle imposte a se stesso le ha imposto alle otto persone presenti, mentre i fedeli cantavano Purificami o Signore e il sacerdote pronunciava l’espressione ed invito: “Convertitevi e credete al Vangelo”. A conclusione della messa, poi, la benedizione solenne ed il monito finale del sacerdote che ha invitato le suore, la postulante e la coppia ed un pensiero speciale alla Madonna, la Maestra di vita spirituale che ci deve accompagnare in questo cammino quaresimale, nell’ascolto della parola di Dio, nella frequenza ai sacramenti, nella penitenza costante e convinta ed un atteggiamento di apertura a Dio ed ai fratelli.

ELEMOSINA, PREGHIERA E DIGIUNO.ultima modifica: 2014-03-05T09:27:59+01:00da pace2005
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